Claud on the road

Titolo strano, soprattutto per la situazione congiunturale che lo vieta nella maniera più assoluta. Tralasciando i doppi sensi sulla situazione lavorativa (purtroppo è un tema ricorrente in questo periodo e si spera sempre di non essere nel novero di quelli che dovranno gestire queste situazioni), la coercizione forzata in casa ti spinge a fare cose che non faresti mai, tipo andare a cercare memorabilia di momenti sicuramente più dinamici.

Sono andato quindi a ripescare i media preparati durante le due settimane spese in Giugno del 2018 in giro in Bicicletta tra Dolomiti, Trieste e Milano – come dicevo allora, è importante il viaggio e non la destinazione.

1100 Km in 11 giorni in bicicletta da solo (compresi 6 passi dolomitici, almeno 3 dei quali non banali) sono stati il mio challenge epico. Mi sono divertito molto, sia a pianificare il viaggio che a completare il tutto in mezzo allo scetticismo degli amici (a scommettere non si sarebbe sbagliato, ero quotato meno di uno scudetto al Milan in anni recenti – cercando in giro qualcuno riteneva più probabile anche lo scudetto della stella al Genoa…).

Ancora di più mi sono divertito nella parte da testimonial che doveva anche farsi carico dei report giornalistici e delle attività di marketing, scrivendo un blog di articoli pubblicati sul sito dello sponsor che mi aveva fornito la bicicletta (Taurus 1908) e prontamente rilanciati sui social (avevo un appuntamento giornaliero con i miei affezionati lettori sia su Instagram che su Facebook)

Adesso gli articoli sono leggibili in sequenza inversa (…dall’ultimo in prima) sul blog del mio sito – https://www.claudbianchi.it/?s=taurus: li ho riportati qua perchè mi sarebbe spiaciuto che sparissero (giustamente) nel niente dopo qualche mese di permanenza sul sito Taurus 1908 – non saranno meritevoli del Pulitzer, forse hanno una loro dignità e sicuramente mi sono divertito a scriverli oscillando tra pensieri profondi (pochi), un po’ di sana autocritica, orgoglio (quanto basta) e tanto divertimento.

Parlavo di media, perché in effetti mi ero sbizzarrito anche con la multicanalità spinta che non avevo ancora pubblicato – qui trovate un esempio divertente (tutto girato e montato con iphone e ipad + telefonata per richiedere “l’aiuto da casa” quando incontravo qualche difficoltà).

This is one of the greatest adventures of my life

Post scriptum: non potrei pubblicare questa versione perché youtube mi segnala una violazione del copyright (“In questo video è stato trovato materiale protetto da copyright.
Di conseguenza, non può essere monetizzato dall’utente che lo ha caricato.”
). Sono sicuro che gli Alphaville mi perdoneranno per almeno un paio di ottimi motivi:

  • la forte valenza evocativa del testo della canzone (un jingle generico “mi stava stretto”)
  • probabilmente per età anagrafica, ho sempre amato gli Alphaville o meglio le 2 canzoni loro che andavano per la maggiore quando ero ragazzo
  • faccio francamente fatica a pensare ad una monetizzazione a mio favore… (anche se è vero che io nello scudetto del Milan ci spero sempre, c’è un limite a tutto…)

Non penso neanche che in futuro verrà fatto un film della mia impresa epocale: questo però è veramente un peccato….avevo preparato due trailer per il lancio, per cogliere le specificità dei diversi mercati target – il primo più Kolossal, il secondo sempre evocativo dell’impresa, me per certi versi più romantico

Trailer 1
Trailer 2

Una foto per chiudere, legata alla triste attualità che ci vede confinati tra quattro mura che, per quanto spaziose, non possono minimamente competere con le mie montagne … mancate tanto!

Claud

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